L’esistenza della Sindrome delle Apnee Notturna fu dimostrata la prima volta negli anni 60 e da allora la patologia è divenuta una sfida complessa per molte specialità implicate nella sua diagnosi e nel suo trattamento.

Dall’iniziale interessamento dei soli neurologi e pneumologici per le forme moderate o gravi con l’unico ausilio di trattamento della CPAP, il progredire delle conoscenze della dinamica della via respiratoria coinvolta e dei meccanismi intrinseci del sonno ha permesso a molti altri specialisti di svolgere un ruolo attivo in questo campo per trovare alternative al trattamento ventilatorio notturno.

Nonostante la patologia ostruttiva respiratoria notturna sia ormai riconosciuta come un importante elemento di rischio cardiovascolari e cerebrale con influenze negative sulle performance diurne e sui livelli di concentrazione, diversi sintomi e segni sono oggi sottovalutati o non riconosciuti. Per tale motivo il problema, per quanto estremamente diffuso, è sicuramente sottostimato in termini di incidenza nella popolazione.

Il Convegno si pone l’obbiettivo di presentare all’uditorio l’aggiornamento scientifico dei singoli argomenti trattati e di porre le linee di indirizzo per il riconoscimento e il trattamento dei pazienti con disturbi respiratori del sonno di ogni età.